venerdì 2 agosto 2013

LE 5 GIORNATE DI GENOVA - M5S Genova



La Giunta Doria dopo un anno di sostanziale inattività ha forzato la mano presentando in blocco le seguenti importanti delibere al Consiglio Comunaleprivatizzazione delle Partecipate, Tares, Imu con i conseguenti regolamenti che impongono nuove tasse, Bilancio, programma triennale delle opere pubbliche, acquisto dall'Ente Fiera del padiglione "Jean Nouvel". Vedi link su genova5stelle.it
Da subito è stato evidente che sarebbero affiorati dei forti conflitti all'interno di una Maggioranza che non è mai stata coesa né intorno al Sindaco né intorno al Programma, e l'andamento delle Sedute del Consiglio ha ben confermato il nervosisimo dell'attuale maggioranza che ha rischiato più volte di cadere sotto i numerosi richiami al rispetto del Numero Legale invocati dal MoVimento. Queste cinque giornate si sono prospettate innazitutto come l'espressione di una fortissimo lotta interna alla Maggioranza con il Pd che ha voluto dar corso ad una prova di forza per mostrare dov'è il vero perno del comando, imponendo queste delibere violentemente e contro ogni logica e buon senso.
Fin da subito abbiamo reagito applicando le pratiche "Costruzioniste" e di Difesa Popolare Nonviolenta come già i nostri portavoce a Roma, arrivando a produrre circa 1000 documenti tra Odg ed Emendamenti alle delibere proposte. Queste pratiche, nell'accezione del MoVimento Cinque Stelle, traggono origine dall'insegnamento di Don Dossetti e del Diritto Romano, dove già si invocava il diritto/dovere del singolo ad opporsi agli atti dei poteri pubblici che violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la mobilitazione dei cittadini attivisti e dei lavoratori genovesi che mettendo in gioco la propria volontà e la propria competenza hanno fornito il loro fondamentale contributo. Questa è la nostra idea di Democrazia Partecipata: un gruppo di cittadini che prestano la propria voce alla collettività di cui sono espressione e che sono nulla senza di essa.
Consiglieri Comunali si sono impegnati durante le cinque giornate per un totale di oltre 50 ore, rallentando nei fatti l'attività del Consiglio, costringendoli a confrontarsi sui temi concreti che comunque erano presenti nei nostri contributi. Tale attività ha portato più volte la Maggioranzasull'orlo del collasso (anche fisico) dando fondo a tutte le pieghe più recondite del Regolamento per cercare di parare i colpi, e correndo il rischio di perdere dei pezzi per strada. Deve essere chiaro a tutti che questa Maggioranza (che pretendeva di incarnare il rinnovamento e la volontà di radicale cambiamento dei cittadini che li hanno votati) incarna ora il tradimento di quegli stessi ideali e queste cinque giornate sanciscono, nonostante e al di là delle votazioni, la sconfitta del progetto politico della Giunta di Marco Doria e anche della Lista che prende il suo nome, sconfessata dallo stesso Sindaco con i suoi atti e le sue quotidiane dichiarazioni.
Topica è stata la giornata di mercoledì 31 luglio, iniziata come sempre alle 9.30 e terminata alle 2.00 del mattino successivo, sotto i colpi costanti degli Atti prodotti dal MoVimento e dai cittadini. In quella giornata la Maggioranza e la finta opposizione del Pdl hanno misurato la nostra capacità di "resistenza" e la decisione della nostra azione.
La conclusiva giornata odierna ha confermato la capacità di mobilitazione del MoVimento che ha portato sulle tribune dell'Aula Rossa decine e decine di lavoratori che al di là del loro pensiero politico si sono mossi per difendere, insieme al proprio posto di lavoro, il diritto di partecipare alle decisioni che li riguardano. Ecco perché il ritiro della Delibera odierna è una vittoria dei cittadini e dei lavoratori, e non solo del MoVimento. Le cinque giornate hanno compattato una parte significativa dell'opinione pubblica intorno a una nuova e differente idea di città, e soprattutto di condivisione delle responsabilità decisionali: i genovesi sono pronti ad accettare i sacrifici necessari a patto di partecipare alle decisioni.
Tutto questo gli altri lo chiamano ostruzionismo.
Movimento 5 Stelle Genova

Nessun commento :

Posta un commento

Ultimi Post