mercoledì 19 giugno 2013

Smart City, per noi che abbiamo visto Genova

(di Rosy Di Giovanni – Gruppo di Lavoro sull’Energia – M5S Genova) Il Movimento 5 stelle di Genova desidera riportare al centro dell’attenzione la dimensione locale, il quotidiano, l’individuo; ingredienti essenziali per traghettare la società genovese di oggi verso nuove soluzioni. Il modello che crediamo possa sostenere questa visione non può che essere ampiamente partecipativo; gli attori sono molteplici , sia nel pubblico , sia nel privato, e la loro interazione deve essere concertata e stimolata, creando sinergie che ottimizzano gli investimenti per il bene comune, per i cittadini ed il lavoro. Bisogna ricordare che tutto comincia e tutto finisce con l’individuo più modesto, e che le imprese più grandi sono vane se non lo riguardano almeno un po’. La città intelligente non è necessariamente la più avanzata dal punto di vista tecnologico; essa dovrebbe essere il luogo in cui la tecnologia e la politica sono finalizzate a sostenere il benessere e le aspirazioni dei cittadini ; per noi la città intelligente può sorgere solo attraverso una sfida sociale. Un Paese con la “P” maiuscola “più smart” non è un’opzione: è una necessità, perché il mondo cambierà comunque, qualunque siano le nostre scelte o non scelte. E’ necessaria ed urgente una campagna conoscitiva non solo cittadina ma nazionale, che raggiunga un’ampia platea in tempi brevi, perché i temi smart sono tenuti come dominio e privilegio di pochi e rischiano di essere percepiti come elitari. La popolazione non è coinvolta nei progetti di innovazione in chiave smart: trattandosi di un tema a forte connotazione sociale, che rivoluzionerà il modo di vivere e la città, non è pensabile avviare alcun processo senza che i cittadini siano adeguatamente informati, preparati e motivati rispetto alle potenzialità ed ai benefici. La comunicazione dovrà fare emergere con forza il concetto di inclusione. Soprattutto, è determinate un’azione di “chiamata in causa”. Il concetto di cittadinanza attiva si fonda su principi quali inclusività – creatività – interdisciplinarietà, caratteristiche proprie della partecipazione. Si tratta di processi di trasformazione collettiva che avvengono ad un livello popolare, veramente democratico, attraverso il dialogo, la collaborazione, la riscoperta della quotidianità. La capacità creativa di risolvere i problemi del territorio è l’approccio alla partecipazione che potenzia l’immaginazione e l’inventiva dei cittadini, degli esperti, degli attivisti M5stelle, in sforzi condivisi che rendono la città inclusiva , innovativa ed interattiva. Quindi: per noi del M5stelle , che conosciamo e viviamo Genova e i suoi quartieri, innovazione è da intendersi come un catalizzatore di cambiamento sociale, un processo collaborativo attraverso il quale i cittadini possono essere direttamente coinvolti nel definire il modo in cui un progetto, un programma, un servizio viene costruito; così facendo, i cittadini non solo possono sfidare l’idea comune di cosa sia la competenza, ma possono ridefinire concretamente il concetto di cittadinanza di per se stessa. Il loro coinvolgimento dimostra che la cittadinanza è molto di più che doveri e tasse. Per noi del M5stelle, che conosciamo e viviamo Genova e i suoi quartieri , essere cittadini significa senso di appartenenza ed espressione del proprio potenziale. Per noi del M5stelle, che conosciamo e viviamo Genova e i suoi quartieri , il contributo dei cittadini in questo processo di cambiamento è spesso sottostimato, e ha bisogno di essere reso visibile, comunicato, pubblicizzato; anche perché il tempo dell’innovazione istituzionale è arrivato e siamo pronti a prendere in mano come M5stelle la direzione della “Governance” della città , ma in modo trasparente, aperto e inclusivo.

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